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A proposito di ... I GIOVANI, SPORT E ALIMENTAZIONE

Nel corso di un’animata discussione con alcuni colleghi tecnici, si è avuto modo di toccare alcuni argomenti interessanti, occasione poi risultata costruttiva da vari punti di vista.
Abbiamo parlato delle difficoltà che incontriamo e dei problemi inerenti alla formazione dei ragazzi dal punto di vista tecnico, della necessità, secondo alcuni,  di praticare il terzo allenamento settimanale, per sviluppare meglio e più specificamente capacità tecniche e motorie.
I ragazzi praticano sempre meno attività motorie, hanno poche occasioni di movimento.
La scuola, i giochi elettronici ed altri impegni portano via tempo; in tal modo, ne resta poco da dedicare alla disciplina sportiva.
Ma se l'argomento poc’anzi citato ha lasciato dubbi e motivi di prossime discussioni, la questione “salute dell'atleta” ha lasciato aperto un bel confronto di idee e punti di vista.
C’è la necessità di migliorare il confronto allenatore-genitore-ragazzo  per quanto riguarda l'alimentazione.
Serve una corretta informazione su cosa mangiare prima e dopo l'attività sportiva, i cibi e le bevande utili e  ideali, le cose da evitare, in quanto dannose per il movimento del ragazzo.
Da questo canale aperto  è poi nata l'esigenza di conoscere realmente la situazione globale in merito a  "I GIOVANI, SPORT E ALIMENTAZIONE".
Così, documentandoci e approfondendo l'argomento, abbiamo raccolto una serie di dati e statistiche veramente allarmanti!!
In Italia 23 milioni di persone non praticano attività sportiva,  cioè il 40% della popolazione, una vera e propria epidemia di sedentarietà; la situazione  è migliore al nord, ma peggiora al sud.
In Italia il 38% delle persone da 3 anni in su ha dichiarato di non svolgere alcuna pratica sportiva. Soltanto 1 bambino su 10 fa attività fisica in modo adeguato alla sua età e circa 1 bambino su 4 dichiara di non aver svolto alcuna attività fisica.
In particolare nel 2014, il 20,9% dei bambini era in sovrappeso e il 9,8% obeso, con prevalenza maggiore al sud e al centro.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari che possono favorire un aumento di peso, emerge che il 31% fa una colazione non adeguata.
Il 52% fa una merenda di metà mattina abbondante e disordinata.
Il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano giornalmente frutta e verdura.
Il 41% dei genitori dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate gassate.
Ecco alcuni dati ISTAT recuperati da questa ricerca: destano  preoccupazione e impongono una riflessione vera.
E’ possibile migliorare questa situazione?
Da dove si può cominciare per cambiare in meglio?
C’è la necessità di un rapporto concreto e competente tra genitore e istruttore; bisogna creare una linea di comunicazione e informazione per un’alimentazione corretta per i ragazzi; occorre avviare un processo di conoscenze e di competenze, in modo che tutta la società sportiva raccolga questo tipo di intervento e lo collochi nella sua programmazione.
Ho esposto alcune situazioni e dati di fatto che fanno meditare.
Chiunque voglia partecipare al dibattito o esporre le proprie idee, dare qualche contributo e consigli costruttivi, lo può fare attraverso questo canale.
Saremmo lieti di confrontarci su qualsiasi argomento senza problemi.
Grazie  e ciaoooooo.
(post di Eugenio Bezzi)